Se sei un autore, hai un blog o un’attività con un sito, devi necessariamente trarre benefici da ciò che pubblichi. Infatti scrivere per farsi leggere e comprare è la prima sfida di un professionista.
Questo è il copywriting persuasivo.
Il Copywriting non è un optional
Letteralmente copywriting significa “redazione di un testo promozionale” e nella vendita di servizi o prodotti online il copywriting è un’esigenza.
Scrivere copy, ovvero il contenuto testuale di un sito/blog/pubblicità, è un’abilità essenziale per l’internet-marketing; descrivere il prodotto, creare uno storytelling e renderlo accattivante per il potenziale cliente è anche più importante del prodotto stesso.
Il presupposto è banale: se hai il prodotto perfetto ma nessuno lo conosce non venderai nulla.
Quindi è necessario avere ben chiari almeno i principi di base del copywriting.
Nell’epoca del commercio digitale distinguersi dalla miriade di contenuti che bombardano quotidianamente i nostri clienti è fondamentale. Non parliamo soltanto di messaggi veicolati dagli spot televisivi, in cui l’alta audience per le pubblicità è determinata anche da una passività del mezzo; nel caso di un blog o di un sito, il pubblico deve cercarti, trovarti e fermarsi sulla tua pagina. Se poi consideri che la pubblicità solitamente genera più diffidenza che attrazione, capirai che la sfida del copywriter si avvicina al miracolo, poiché non solo deve farsi leggere ma deve incollare il lettore allo schermo fino all’ultima virgola. Cioè fino a convincerlo del prodotto.
Copywriting persuasivo: 5 consigli
Come per ogni cosa esistono metodi, tecniche e segreti per un corretto lavoro di copywriting; qui di seguito troviamo 5 regole d’oro per puntare ad una scrittura “persuasiva”:
1) Questione di prospettive
Fotografare un paesaggio dall’alto o dal basso, mettendo in risalto un albero piuttosto che una montagna può fare la differenza tra una buona foto ed un capolavoro. La stessa cosa succede con la scrittura: un messaggio varia a seconda della prospettiva – dell’angolazione – che decidiamo di mostrare. Ogni giorno, ad ogni ora siamo sommersi da messaggi promozionali che ci invitano a comprare ed il primo compito del copywriter è fare abbassare la guardia del lettore tramite un approccio inaspettato.
Una storia può essere raccontata da una miriade di prospettive diverse, il lavoro del copywriter è trovare quella che suscita più attenzione.
2) Il titolo è il tuo biglietto da visita
Chi inizia a leggere un libro dalla seconda riga?
O ancora meglio: chi inizia a leggere un libro con un titolo pessimo? Nessuno.
I titoli dei post o articoli, giocano un ruolo fondamentale per risvegliare la curiosità del cliente distratto. Joe Sugarman, afferma che “lo scopo del titolo è quello di fare in modo che si legga la prima riga del testo che segue; lo scopo della prima riga è di fare in modo che si legga la seconda riga e così via”.
Scegliete un titolo in base a queste caratteristiche:
Specificità: la specificità rende il lettore curioso e il tuo post più credibile;
Urgenza: comunica nel titolo un senso di urgenza e attualità;
Utilità: sottolinea l’importanza del post per incuriosire il lettore.
3) Dritto al punto
Utilizza un linguaggio diretto, evita le ridondanze e pesa bene le parole; un testo più corposo non è necessariamente un testo migliore.
4) Non esagerare
Esagerare i contenuti è un errore che spesso fanno gli scrittori per infondere sensazionalità alla propria opera. Questo nel copywriting è concesso solo se dosato in maniera consapevole e per evidenziare i vantaggi del prodotto (non bisogna mai perderlo di vista). In generale però, quanto più una scrittura è genuina, tanto più risulterà comprensibile il messaggio da veicolare.
5) Personalizza
Ogni copywriter può decidere di veicolare un messaggio come crede ma puntare su una scrittura emozionale personalizzando il messaggio per fare emergere i benefici del prodotto o del brand è un ottimo modo per catturare la fiducia e l’attenzione del cliente.
Questa è la chiave per intercettare il potenziale compratore ed entrare in contatto con ciò che desidera (o non sa ancora di desiderare).