Smart TV e streaming multimediale: Google vince ancora

Nel 2016 il mercato degli Smart Tv contava 190 milioni di dispositivi e si prevede un picco nel tasso annuale del 5,1% fino al 2021.

La crescita esponenziale degli utenti per i contenuti over-the-top cioè i servizi, i video e le applicazioni forniti tramite internet, sta attirando l’attenzione verso i dispositivi per lo streaming multimediale e i televisori intelligenti (Smart TV). I dati più precisi sono stati rivelati da Frost & Sullivan con lo studio “Global Smart TV and Streaming Media Devices Markets, Forecast to 2021”. Si prevede infatti che il mercato degli Smart TV, che nel 2016 ha raggiunto 190 milioni di dispositivi, avrà un tasso di crescita medio annuale del 5,1% tra il 2016 e il 2021, ma il prezzo per unità continuerà a diminuire, grazie all’incremento della domanda e alle risorse sempre più accessibili ai produttori.

Google, si è già guadagnato il primo posto con una quota del 33,1%, seguito da Apple con il 31,7% e Roku con il 15,2%.

Il mercato, un po’ rallentato per la crisi 2014-15, è ora pronto a soddisfare le richieste dei consumatori consentendo – grazie ad una nuova generazione di dispositivi di streaming a prezzi competitivi – una perfetta accessibilità ai contenuti on-demand. I principali competitor, per non perdere il treno, stanno instaurando collaborazioni strategiche aumentando la propria rilevanza. Aziende come Samsung, TCL, LG, Sony e Panasonic stanno infatti sviluppando applicazioni in collaborazione con le aziende produttrici di dispositivi di streaming multimediale, come Roku, Apple e Amazon.

Tuttavia: se in termini di semplicità di visione e usabilità il mercato di dispositivi di streaming multimediale e Smart TV è in grado di soddisfare le aspettative dei consumatori, non è ancora in grado di offrire una funzione di ricerca unificata e intuitiva che necessita inoltre di frequenti aggiornamenti per rendere l’interfaccia perfettamente fruibile. Di conseguenza, i consumatori trovano ancora difficile sfruttare al cento per cento le innumerevoli potenzialità dei dispositivi.

Le grandi aziende stanno, a tal proposito, lavorando soprattutto sulla semplicità della schermata principale – che continuerà ad avere un ruolo dominante nella fruibilità dei servizi – ma i contenuti saranno sempre più scoperti e riprodotti grazie a dispositivi diversi dal decoder o set-top box.

Per sfruttare l’onda di successo delle Smart Tv è necessario puntare come sempre sull’esperienza di fruizione dell’utente perfezionando in maniera agile i punti critici ed aggiornare l’inventario dei contenuti sui dispositivi connessi, lavorando in questo modo sia sulla qualità dell’esperienza che sulla diversificazione delle esigenze degli utenti.

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