Snapchat conquista i Millenials e sbarca a Wall Street

Fondato nel 2011 in un dormitorio di Stanford, Snapchat si è presto trasformato in un fenomeno sociale: all’inizio tacciato di essere soltanto un mezzo per ‘sexting’, Snapchat ha conquistato i Millennials e si prepara a fare lo stesso con Wall Street.

Snapchat in Borsa

160 Milioni di utenti attivi al giorno. 200 milioni al mese. A questi dati così impressionanti si aggiungono i 25 miliardi di dollari della quotazione in borsa.

Con queste cifre a coprirgli le spalle, Evan Spiegel – co-fondatore e CEO di Snapchat, ormai uno dei colossi tra i social network – si prepara a conquistare Wall Street.

Le indiscrezioni su una possibile quotazione in borsa che da tempo giravano sul social di Los Angeles sono state confermate; Snap Inc, la società a cui fa capo Snapchat, spiega le vele per fare rotta su Wall Street, dove punta a raccogliere 3 miliardi di dollari a fronte di una valutazione di 25 miliardi di dollari. La società dei messaggini che si autoeliminano, infatti, intende quotarsi al Nyse (la borsa di New York), in quella che potrebbe essere la maggiore initial public offering dal 2014.

Snapchat si descrive alla SEC come una società di fotocamere, affermando di volerle reinventare per migliorare le modalità in cui la gente vive e comunica.

Con lo sbarco in Borsa, Evan Spiegel e Bobby Murphy, fondatori del Social, controlleranno una quota della società pari a 5,5 miliardi di dollari mantenendo il controllo della società, in quella che Snap ritiene la prima ipo (offerta pubblica iniziale) senza emissione di azioni con diritti di voto.

I ricavi nel 2016 sono schizzati a 404,5 milioni di dollari, quasi otto volte quelli del 2015 e al quarto trimestre del 2016 gli utenti attivi giornalieri sono 158 milioni. Come termine di riscontro, nello stesso periodo Facebook ne ha registrati 1,23 miliardi.

L’importanza di Snapchat in una strategia social

Snapchat è ormai diventato uno strumento sempre più richiesto dalle realtà imprenditoriali, che decidono di investire sui social e puntano dritto ai Millenials, i veri fruitori della app-

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